Descrizione
Cerimonia sentita e partecipata quella che, nella mattinata dello scorso 30 maggio, ha visto l’intitolazione del giardino all’italiana di Villa Cicogna ai Carabinieri d’Italia.
Alla presenza delle massime autorità civili e militari del territorio (dal prefetto di Novara Francesco Garsia, al comandante provinciale dell’Arma colonnello Emilio Palmieri con il comandante della Stazione di Trecate luogotenente Giovanni Ferrara, al questore Fabrizio La Vigna, al comandante provinciale della Guardia di Finanza Antonio Valentino), dei rappresentanti delle associazioni d’Arma (con l’ispettore regionale dell’Associaziona nazionale Carabinieri Marcello Bergamini), dei giovani del Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi e degli studenti della Scuola secondaria di Secondo grado “Cassano”, il presidente della sezione di Trecate, Cerano e Sozzago dell’Associazione nazionale Carabinieri Salvatore Tegoletto ha coordinato, con passione e commozione, <<la realizzazione di un progetto – ha spiegato – fortemente voluto dal nostro sodalizio e condiviso con la Città di Trecate>>.
L’obiettivo è stato rimarcato anche dal vicesindaco della Città di Trecate Rossano Canetta, presente con il consigliere Michela Cigolini e il comandante della Polizia locale Pier Zanatto con i suoi agenti e con il sindaco di Sozzago Agostino Antonini e l’assessore di Cerano Alessandro Albanese in rappresentanza delle due vicine comunità di riferimento della locale sezione Associazione nazionale Carabinieri.
<<L’Amministrazione comunale – ha infatti detto il vicesindaco nel suo intervento - non si è semplicemente resa disponibile a collaborare e a condividere con la locale sezione dell’Associazione nazionale Carabinieri l’obiettivo di arrivare a questo importante momento, ma è anzi orgogliosa di poter intitolare questo spazio di Villa Cicogna ai Carabinieri d’Italia.
Non si tratta di un luogo qualsiasi: il parco Carabinieri d’Italia, infatti, è inserito in un complesso che è tanto caro, quanto vissuto dalla popolazione trecatese. La scelta di intitolare una via, una piazza, un parco a qualcuno è un atto che ha una forte valenza simbolica e storica per la comunità ed è il riconoscimento che consente di esprimere riconoscenza e onorare precise azioni e valori. I Carabinieri, nati per difendere lo Stato, sono presenza costante nel nostro Paese dal 1814. Superfluo ricordare in quanti e quali modi questi uomini hanno saputo onorare il loro impegno di fedeltà nei confronti degli Italiani: non è un caso che la patrona sia proprio la “Virgo fidelis”, dalla quale trarre ogni giorno esempio di presenza, costanza, attenzione. Non è un caso che il motto araldico dell’Arma sia “Nei secoli fedele”, parole che esprimono l’assoluta dedizione nel servizio alla collettività, lo stesso principio che deve animare qualsiasi attività di tipo sociale e politico.
La sezione locale dell’Associazione nazionale Carabinieri, da oltre vent’anni, nel solco di questi valori è punto di riferimento per tutti noi e ci ricorda costantemente chi sono e che cosa fanno gli uomini dell’Arma. Perché, come ricorda spesso uno di loro, si può dismettere la divisa di servizio, ma si resta Carabinieri per sempre. Ecco, dunque, il significato dell’intitolazione odierna: ricordare tutti i Carabinieri, ricordarne il sacrificio, l’eroicità e l’abnegazione dimostrata nella difesa dello Stato. Ma anche ricordare i “nostri” Carabinieri – ha concluso – quelli che operano e vivono nella nostra comunità, alla quale restano fedeli in ogni istante>>.
Dopo momento solenne dell’alzabandiera, dell’esecuzione dell’inno nazionale e dei saluti istituzionali, è stata scoperta la targa, benedetta dal neosacerdote trecatese don Francesco Fittipaldi, che ricorda l’intitolazione.
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Ultimo aggiornamento: 4 giugno 2025, 18:59
